La stesura e la successiva approvazione della Legge finanziaria 2020 sono momenti cruciali per il nostro Paese. Questo per via del fatto che, da essa dipendono i conti pubblici dell’anno seguente e gli obiettivi finanziari che il Governo intende perseguire nel prossimo triennio.
Recentemente, quindi, è approdato al Senato, ed ora inizia l’iter parlamentare, il ddl della c.d. “Legge di bilancio 2020”, contenente tra l’altro le seguenti disposizioni di natura fiscale:
- la conferma per il 2020 dell’aliquota IVA ordinaria del 22% e di quella ridotta del 10%
- la riduzione della cedolare secca dal 15% al 10% per i contratti a canone concordato
- la proroga della detrazione per le spese di riqualificazione energetica e ristrutturazione edilizia
- la proroga al 2020 del credito d’imposta c.d. “Formazione 4.0”
- l’introduzione del c.d. “Bonus facciate”
- la soppressione della c.d. “Mini IRES” per gli utili reinvestiti e la contemporanea (re)introduzione dell’ACE dal 2019
- la previsione di specifiche misure premiali per favorire i pagamenti elettronici
- la rimodulazione degli oneri detraibili in base al reddito
- la rideterminazione del fringe benefit relativo alle auto aziendali
- la revisione dei limiti della non tassazione dei buoni pasto
- il riconoscimento degli oneri detraibili, ad eccezione dei medicinali e dispositivi medici, soltanto in caso di pagamenti con mezzi tracciati
- la revisione dell’accesso al regime forfetario
- l’unificazione dell’IMU – TASI
Ma cosa prevede in pratica questa nuova Legge di bilancio 2020?
Il testo della Legge di Bilancio 2020 ha visto la luce nella tarda serata di martedì 15 ottobre assieme al Decreto Fiscale e al Documento Programmatico di Bilancio da inviare all’UE entro il 15 ottobre di ogni anno.
E proprio nel testo del DPB sono stati inseriti i punti fondamentali della finanziaria e le novità più rilevanti.
Una settimana dopo questa approvazione (dunque nella serata di lunedì 21 ottobre) il governo ha introdotto alcune novità nel testo riguardanti in particolar modo il carcere per gli evasori, le multe per chi non accetta pagamenti elettronici e il rinvio del tetto al contante.
Poi, successivamente l’esecutivo ha trovato una nuova quadra: l’impianto della Legge di Bilancio 2020 è stato confermato così come le tasse sulla plastica e sugli zuccheri. Fermato invece l’aumento della cedolare secca che rimarrà così al 10% (probabilmente ciò sarà possibile con un aumento del prelievo sulle vincite sopra i 500 euro dal 12% al 15%).
Arrivare alla finanziaria approvata non è stato facile per il nuovo esecutivo. Le maggiori discussioni sono esplose su Quota 100 e sul taglio del cuneo fiscale. Le principali novità sulla Legge di Bilancio 2020 sono iniziate a emergere nella serata di lunedì 30 settembre, quando il governo (in ritardo di qualche giorno) ha presentato la tanto attesa NADEF, la Nota di Aggiornamento del DEF, base portante della manovra finanziaria.
Una delle misure più monitorate è stato il deficit/PIL fissato al 2,2%, un livello né troppo alto da far storcere il naso all’Europa né troppo basso da impedire le coperture. Stando alle novità del testo definitivo, il rapporto scenderà all’1,8% nel 2021 e all’1,4% nel 2022.
L’obiettivo di crescita del 2020 non andrà oltre lo 0,6%, mentre il rapporto debito/PIL scenderà dal 135,7% al 135,2%. Nel 2020 e nel 2021 invece il PIL dovrà galoppare di almeno l’1% e il debito dovrà scendere prima al 133,4% e poi ancora al 131,4%. Elemento cardine del testo? Il congelamento dell’IVA.
In generale, gli obiettivi principali della manovra finanziaria 2020 sono:
- Riduzione della pressione fiscale
- Taglio delle tasse sul lavoro
- Green investment
- Interventi per il Sud
- Tutela sicurezza sul lavoro
Nelle ultime settimane, si parla in modo insistente dei provvedimenti sulla plastica o sulle bevande zuccherate, ma anche di quello sulle auto aziendali. Tutte micro tasse che alcuni dei partiti di maggioranza vorrebbero bloccare, ma le poche risorse a disposizione rendono l’operazione difficile.
L’approvazione finale della Finanziaria 2020 arriverà entro il 31 dicembre 2019 e i provvedimenti contenuti in essa riguardano il prossimo anno, quando entrerà in vigore dal 1 gennaio 2020.
Dunque tutte le novità adottate, a partire dai tanti bonus sulla casa, per la famiglia, sui pagamenti con mezzi tracciabili e via dicendo, saranno adottati ad inizio prossimo anno. Stesso discorso per quanto riguarda tutte le altre misure, come il blocco dell’aumento dell’IVA o l’introduzione di eventuali nuove tasse.